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Patto di corresponsabilità educativa

Il D.P.R. 235 del 25/11/07, art. 3 ha introdotto una sostanziale novità concernente i rapporti scuola-famiglia: la sottoscrizione del patto di corresponsabilità educativa. Con questo atto si ribadisce il ruolo fondamentale che la famiglia deve svolgere nel processo di realizzazione della crescita culturale e sociale degli alunni. Il patto di corresponsabilità sancisce la cooperazione che si intende promuovere tra studenti, famiglie e istituzione scolastica, nel reciproco rispetto dei ruoli, al fine di favorire la piena attuazione del progetto formativo delineato nel Piano dell’Offerta Formativa della scuola ( D.P.R. 275 del 1999 : “Progettare interventi di educazione, formazione, istruzioni miranti allo sviluppo della persona”). Come stabilito dalle disposizioni di legge, il patto evidenzia la responsabilità educativa dei genitori, in modo particolare nei casi in cui i figli si rendano responsabili di danni a persone o cose o ledano la dignità ed il rispetto delle persone (D.M. n° 16 del 15/02/2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”). La responsabilità del genitore per il fatto commesso da un minore affidato alla vigilanza del precettore, se solleva il genitore dalla presunzione di “culpa in vigilando”, non lo solleva da quella di “culpa in educando”: la responsabilità del genitore e quella del precettore (Codice Civile art. 2048 commi 1 e 2) non sono infatti tra loro alternative. L’istituzione scolastica e la famiglia, quindi, ognuna con attribuzioni e responsabilità differenti, concorrono alla formazione culturale e critica, morale e sociale degli studenti nel loro percorso per divenire cittadini consapevoli e responsabili in grado di costruire un proprio personale progetto di vita ( Legge n°53 del 28/3/03 e successivi Decreti Legislativi n° 59 del 19/2/2004 e n° 226 del 17/10/2005).